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Pochi altri animali sono enigmatici e misteriosi come i gatti. Comprendere il linguaggio felino tra miagolii, movimenti della coda e fusa può sembrare una missione impossibile: per fortuna, però, esiste un modo per entrare in connessione con loro e capirne i bisogni… senza diventare matti!

Scopriamo qualcosa di più sul linguaggio dei gatti e su come interpretarlo!

 

Miagolio, la voce del gatto

Il gatto usa soprattutto due canali per comunicare con noi umani: la sua voce e il suo corpo. Iniziamo ad analizzare il suo linguaggio proprio a partire dal miagolio, croce e delizia di ogni proprietario di felini.

Innanzitutto, i gatti non sono tutti uguali. Ci sono alcune razze, come ad esempio i gatti siamesi, che sono famosi proprio per la loro capacità e abilità nel modulare il miagolio per comunicare messaggi diversi ai loro padroni. Altri gatti, invece, sembrano più taciturni… salvo poi far sentire la loro voce quando sono a corto di croccantini! 

Miagolando, un gatto trova sempre il modo di farsi capire. La durata, la frequenza e l’intensità del loro “miao miao” danno spesso indizi molto preziosi su ciò che ci vogliono comunicare. 

Di fronte a un mugolio prolungato e gutturale, quasi minaccioso, meglio mettersi al riparo: con questo verso il gatto sta comunicando a qualche rivale di non azzardarsi a invadere il suo territorio! Viceversa, piccoli sibili innocenti (e a volte insistenti) sono il modo felino per ricordarci qualcosa: magari che la sabbia è sporca, che manca il cibo nella ciotola, che l’acqua andrebbe cambiata oppure che “hanno solo voglia di coccole”. 

Un aiuto in più per decifrare il messaggio segreto ci viene offerto dal loro corpo, soprattutto da coda, orecchie e schiena… che sono un po’ come le nostre espressioni facciali!

 

L’importanza della coda nel linguaggio dei gatti

La coda, per il gatto, è un importantissimo punto di riferimento. Non si tratta soltanto di un’appendice superflua, ma di un centro fondamentale per l’equilibrio… e la comunicazione!

Un po’ come per i cani, anche il linguaggio dei gatti si basa sui movimenti e sulle posizioni della coda. 

La celebre coda tra le gambe non ha bisogno di spiegazioni: un gatto impaurito sa bene dove nascondere la sua appendice pelosa di fronte a situazioni che lo intimoriscono. Ma se vi aspettate che lo faccia dopo aver combinato un guaio in casa, vi sbagliate di grosso!

Viceversa, la coda gonfia è un chiaro segnale di minaccia. Se nei paraggi c’è qualche animale non gradito (o un altro gatto), il micio gonfierà facilmente la sua coda, rendendola visibilmente più grande e minacciosa. Aumentando di dimensioni, il gatto spera infatti incutere timore nel rivale e disincentivare un eventuale attacco. A meno che non sia lui a farlo! 

E la coda alta quasi a punto interrogativo? Su questa posizione non hai nulla da temere: significa che il gatto è rilassato e persino contento di essere lì con te! E se poi la muove, magari sfiorando il pavimento e rialzandola con insistenza, le cose sono due: o ti sta preparando un agguato per giocare… o è innervosito da qualcosa. Sicuramente il contesto ti saprà dare la chiave di lettura giusta!

 

Le posizioni della schiena nella lingua del gatto

Il gatto usa anche la schiena per comunicare. Schiena e coda, in effetti, sono forse gli indicatori maggiori che possono darti il senso dello stato d’animo del tuo amico tutto baffi e pelo. 

Una bella schiena dritta, magari con la coda ben issata verso l’alto proprio mentre sta esplorando casa, ci indica che il gatto è sereno e si sta muovendo con disinvoltura nel suo territorio. 

Ma ecco che, se all’improvviso nota qualcosa che non va, la schiena, da allungata e rilassata, inizia a incurvarsi. Se succede, significa che il tuo gatto si trova in una situazione, a suo dire, minacciosa. Questo movimento della schiena, in natura, serve infatti al micio per ingannare l’avversario e farlo sembrare più grosso (esatto, proprio come con la coda gonfia!). 

Se il gatto butta invece la schiena a terra, magari scoprendo la pancia all’aria, non c’è dubbio: significa che si fida completamente di te e che è pronto a giocare o a ricevere coccole. Scoprire la pancia significa infatti esporre la parte più delicata del suo corpo. Decisamente un grande gesto di affetto e fiducia, non trovi?

 

Guarda bene le orecchie del tuo gatto!

Il gatto comunica persino usando… le orecchie!

Interpretare i segnali della loro testa non è affatto difficile: come succede per il cane, la posizione delle orecchie ci indica lo stato di relax o di allerta dell’animale.

Orecchie tese, magari direzionate verso una fonte di rumore, sono il chiaro segnale che il gatto sta cercando di decifrare l’ambiente circostante per capire se è sicuro o pericoloso. Neanche quando dormono i gatti abbassano le orecchie: sono sempre belle aperte e pronte a recepire segnali dall’esterno per innescare una eventuale fuga.

Se la situazione di allerta si tramuta in pericolo, il gatto tenderà a schiacciare le orecchie all’indietro, dimostrando paura e sottomissione.

 

E le fusa?

No, non ci siamo dimenticati di parlare delle fusa, il tratto distintivo che rende davvero unici questi animali. 

Qualunque proprietario di mici sa riconoscere quel tenero ronfare caratteristico di questi piccoli felini: ebbene, oltre a farlo quando sono rilassati, i gatti possono fare le fusa anche nelle situazioni di stress, usandolo come stratagemma per tranquillizzarsi.

Secondo alcuni scienziati, poi, il suono delle fusa aiuterebbe a riposare anche noi umani… sarà per questo che siamo così innamorati dei gatti?