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Quando si porta a casa un cucciolo o si adotta un cane, i primi dubbi sono inevitabili: Qual è il modo giusto per educarlo? Come posso interpretare il suo comportamento? Cosa fare se ha problemi di gestione?
Per rispondere a queste domande, abbiamo intervistato Angela Semonella, infermiera veterinaria della Clinica Veterinaria del Dottor Marzola e addestratrice cinofila, che ogni giorno aiuta i proprietari a costruire un rapporto equilibrato con i loro amici a quattro zampe.

 

Angela, parlaci un po’ di te. Qual è il tuo ruolo alla Clinica Veterinaria Marzola?

Sono un’infermiera veterinaria presso la Clinica Veterinaria Marzola. Ho una laurea in Tecnologie delle Produzioni Animali e, oltre al mio lavoro in clinica, mi occupo di educazione e addestramento cinofilo, aiuto i proprietari a comprendere e gestire il comportamento dei loro cani, sia cuccioli che adulti. Offro consulenze per chi desidera adottare un cane e seguo casi di piccoli problemi comportamentali, come il tirare al guinzaglio, il fare i bisogni in casa o la difficoltà a restare da solo.

Quando è utile rivolgersi a un educatore cinofilo?

Molti pensano che l’addestramento serva solo ai cani con problemi, ma in realtà ogni cane, fin da cucciolo, ha bisogno di regole chiare e coerenza. Spesso mi chiamano proprietari che non sanno da dove iniziare o che si trovano in difficoltà nella gestione quotidiana. Lavoriamo insieme per creare una relazione basata sulla fiducia e sulla comunicazione.

Quali sono i principali problemi che affronti come addestratrice cinofila?

Mi occupo principalmente di cuccioli e di cani con problemi comportamentali di lieve entità. Aiuto i proprietari nella gestione del cucciolo, offro consulenze per chi desidera adottare un cane e aiuto i proprietari a correggere alcuni comportamenti, come sporcare in casa o tirare al guinzaglio. Non seguo casi in cui è presente un alto livello di aggressività, poiché richiedono competenze specifiche.

Quali sono gli errori più comuni che fanno i proprietari?

Uno degli errori più frequenti è aspettarsi che il cane capisca da solo cosa vogliamo da lui. I cani non parlano la nostra lingua, quindi dobbiamo essere noi a comunicare in modo chiaro. Un altro sbaglio è punire il cane per qualcosa che ha fatto ore prima: il cane vive nel presente, quindi un rimprovero tardivo non ha alcun senso per lui. Infine, c’è la tendenza a umanizzare troppo l’animale, dimenticando che ha esigenze diverse dalle nostre.

Adottare un cane: come scegliere quello giusto?

Prima di prendere un cane, è fondamentale valutare il proprio stile di vita. Quante ore posso dedicargli? Ho spazio sufficiente? Sono una persona attiva o sedentaria? Ogni razza (e ogni singolo cane) ha caratteristiche specifiche che vanno rispettate. Spesso vedo persone scegliere un cane solo per l’aspetto estetico e poi accorgersi che non riescono a gestirlo. È un errore che può compromettere la serenità di entrambi.

Adottare un cane dal canile: quali sono le difficoltà più comuni?

I canili già seguono un protocollo per l’inserimento dei cani nelle famiglie, ma un cane adottato dal canile può avere un passato difficile, quindi l’inserimento deve avvenire con gradualità. Alle volte è necessario un supporto extra per aiutare il cane ad ambientarsi e, in questi casi, posso fornire un secondo parere per affrontare eventuali problemi di adattamento, come paure, insicurezze o difficoltà nella gestione degli spazi domestici.

Quando iniziare l’educazione di un cucciolo?

Dal primo giorno in casa! Il periodo tra i 2 e i 4 mesi è cruciale per l’apprendimento, quindi è importante stabilire da subito regole chiare. L’addestramento vero e proprio, invece, può iniziare intorno ai 5-6 mesi, quando il cane ha completato il ciclo vaccinale e può frequentare corsi o lezioni all’aperto.

Secondo te, i cani assomigliano davvero ai loro proprietari?

Spesso sì! Il cane assorbe i ritmi e le emozioni della persona con cui vive. A volte vedo proprietari che, senza rendersene conto, condizionano il comportamento del proprio animale con il loro atteggiamento. Se il proprietario è ansioso, il cane potrebbe diventare insicuro. Se è molto calmo, il cane tenderà a rilassarsi. È incredibile vedere come il comportamento dell’animale possa riflettere quello del suo umano, ma questo ovviamente ha sia aspetti positivi che negativi. Alle volte vedo entrare in Clinica dei proprietari che sono più agitati dei loro cani e questo li influenza inevitabilmente, per questo motivo alle volte è preferibile far uscire i padroni dall’ambulatorio durante visite o procedure delicate.

Un aneddoto divertente dal tuo lavoro?

Durante un corso di addestramento, un proprietario molto impacciato cercava di condurre il suo cane al guinzaglio in un esercizio. Il cane ha iniziato a imitare i suoi movimenti goffi, creando una scena davvero esilarante. Alla fine, hanno imparato insieme e si sono divertiti entrambi!

 

Conclusione

Educare un cane significa creare un legame di fiducia e imparare a comunicare nel modo giusto. Angela Semonella rappresenta un punto di riferimento per i clienti della Clinica Veterinaria Marzola, non solo per le cure veterinarie, ma anche per il supporto nell’educazione e nella gestione dei cani. Il suo lavoro aiuta i proprietari a costruire una relazione sana e armoniosa con i loro animali, migliorando così la qualità della vita di entrambi.

 

 

Angela Semonella è nata in provincia di Caserta il 9 maggio del 1992.
Dopo essersi diplomata al Liceo Scientifico, ha conseguito la laurea nel 2018 in Tecnologie e Produzioni Animali della facoltà Federico II di Napoli.
Inizia a lavorare presso la Clinica Veterinaria del Dott. Marzola nel luglio 2020.